La domanda è volutamente provocatoria: certo, dobbiamo continuare a parlarne.

Perchè non è più possibile pensare di continuare ad adottare uno stile consumistico quando si viaggia, lasciandosi le proprie responsabilità alle spalle, solo perché in vacanza. Il turismo è infatti la quarta causa di inquinamento ambientale al mondo e ripensare all’impatto delle nostre scelte di viaggio prima, durante e dopo la vacanze, è un’importante sfida da affrontare.
Perchè dobbiamo continuare a parlare di ecoturismo lo dicono anche i numeri: il rapporto“Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” (fonti Fondazione UniVerde e Ipr Marketing, 2014) presentato alla BIT di Milano, mostra come il 54% degli italiani preferisce fare scelte che non danneggino l’ambiente quando pianifica le proprie vacanze. A livello mondiale poi, Tripadvisor svela che oltre il 95% dei turisti preferisce strutture ricettive eco-sostenibili.

Insomma, il turismo green non è più un argomento di nicchia, ma sarà sempre più un tema attuale, per il quale trovare nuovi approcci e nuove soluzioni.

Proviamo a dare una definizione

Dentro la definizione di ecoturismo si nascondono diversi approcci alla vacanza.

Si è portati a pensare che per essere un turista ecologico, basta solo scegliere una struttura ricettiva che rispetti alcuni requisiti ambientali nella quale soggiornare (come la sostenibilità dei materiali utilizzati per la sua costruzione o l’utilizzo di energie rinnovabili), oppure utilizzare mezzi di trasporto più ecologici come il treno o i mezzi pubblici per raggiungere i luoghi di destinazione.

Ma scegliere di fare una vacanza eco non si riduce a questo.

Significa partire con un nuovo approccio, verso mete (anche) dietro casa, adottando un nuovo ritmo, più lento. Significa preferire mete all’aria aperta a contatto con la natura per riaccendere tutti i cinque sensi, ritornando consapevoli del bello che si nasconde in ogni luogo.
L’Italia offre moltissime destinazioni in cui poter vivere una vacanza ecologica: tutto il Paese è costellato da centinaia di località meravigliose, dove ritrovare ancora quella sincera ospitalità tutta italiana e riscoprire l’autenticità dei luoghi.

Ma al di là delle definizioni, se vogliamo fare ecoturismo, dobbiamo farci guidare dal rispetto – dell’ambiente, della cultura e dell’economia locale – e dalla consapevolezza delle nostre azioni mentre viaggiamo.

Le ultime tendenze

Ma quali sono le ultime tendenze in fatto di ecoturismo? Una nuova forma di viaggiare a basso impatto ambientale è quella a fianco di un asino. Si caricano i propri bagagli sul basto e ci si incammina lungo i sentieri per riscoprire paesaggi e gustare a fondo le bellezze dei luoghi seguendo ritmi lenti. Una nuova forma di ecoturismo che recupera un antico modo di viaggiare, alla maniera dei viaggiatori inglesi.
Una modalità un po’ più veloce di muoversi, ma sempre in maniera ecologica, è quella con la biciletta: il 2014 è stato l’anno del cicloturismo e anche quest’anno le tendenze sono in crescita. Viaggiare in bicicletta significa ricercare una dimensione più vera e vicina alla natura, liberi di creare e reinventare il proprio percorso ogni giorno.

La sfida del Destination Manager, quindi, sembra proprio quella di mettere in campo tutta la sua competenza e creatività per creare formule di viaggio che rispettino l’ambiente e le caratteristiche di un territorio e diventino opportunità di crescita per le economie locali.

Foto gentilmente concessa da Fabrizia Burgato. Tutti i diritti riservati.

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