Una terra di grandi tradizioni e dall’enorme patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico. L’Italia ha tutto, ma manca un metodo giusto ed efficace per promuoverla, ecco che serve la costruzione di un prodotto turistico per darne attrattiva.
Il prodotto turistico è un insieme di elementi che attraggono il turista, composto da servizi, peculiarità e attrattive. Dobbiamo considerare in più tutti quei servizi che danno un valore aggiunto al prodotto turistico e dalla sua immagine.
Oggi il prodotto turistico considerato solamente come un insieme di servizi e risorse non funziona più. La domanda vuole l’offerta turistica che nasce quando quando il prodotto diventa disponibile nel mercato.
Serve un prodotto turistico integrato, non basta il solo elemento della destinazione, come il mare o la montagna, ma servono più servizi ed esperienze inserite in una vacanza.
Il prodotto va reso attraente integrando qualità del servizio e valore aggiunto, portando il tutto ad un prodotto complesso e mai standard.
In Italia sono presenti tantissimi servizi, moltissime attività e risorse, ma slegate tra loro. Manca il concetto di prodotto turistico ed è assente il processo di vendita. Le carenze principali vanno considerate partendo dalla disorganizzazione degli attori che gestiscono le destinazioni, dalla loro mancanza di collaborazione, che di conseguenza non porta alla costruzione dei prodotti.
Manca un canale di vendita efficace ed efficiente, che si collochi nel mercato come veicolo di una nuova mentalità e di un modo di fare turismo che risponda alle esigenze del cliente.
Nei prossimi anni saremo in grado di creare prodotti turistici legati alla nostra Italia?

Prodotti turistici ce ne sono tantissimi, ovviamente parlo di quelli costruiti da privati. La mia esperienza infatti mi suggerisce che aspettarsi sostegno dal settore pubblico è, in molte città d’Italia, una perdita di tempo. Il pubblico può subentrare soltanto in un secondo momento , quando si organizza, quando lo decide, e quando ne ha una convenienza. Nel mio piccolo sto cercando di fare incoming e di farlo bene. Il vero problema è la promozione e commercializzazione del prodotto ! Ad esempio io sono da solo (a parte l’agenzia cui mi appoggio per l’organizzazione tecnica prevista dalla Legge) e, senza un adeguato supporto che al momento non so dove trovare, è una difficoltà molto rilevante far conoscere i prodotti i n modo efficace in modo da intercettare il prodotto turistico. Colgo l’occasione, anche per fornire un esempio pratico della mia attività , per invitarVi a visitare il mio sito http://www.travelstudiovicenza.it .
Buonasera Francesco, grazie per il commento. Direi che prodotti turistici fatti bene non ce ne sono proprio tantissimi e quelli che ci sono spesso non sono comunicati bene. Il vero problema è la promocommercializzazione e questa dipende dalla creazione di offerte turistiche adeguate e competitive. La pubblica amministrazione va educata e supportata; è vero che ci sono molte problematiche, ma ci sono alcune amministrazioni che stanno iniziando a comprendere la cosa e costruire delle destinazioni. In Italia le figure che supportano la costruzione di offerte turistiche e anche l’incoming sono poche, quindi capisco la mancanza di supporto nel suo lavoro.
Di prodotti turistici fatti bene non ne esistono molti, anzi sono molto pochi.
Concordo con l’articolo e in più aggiungo, che la collaborazione tra privato e pubblico diventa fondamentale per la buona organizzazione degli stessi. Pensare di promovuoere una destinazione solo con privati, non porterà a nulla nel medio lungo termine. Bisogna cominciare a dialogare seriamente.
Grazie del commento Michele! La sensazione sia che, finalmente, si stia creando una presa di coscienza tra tutti gli attori della destinazione (pubblico e privato) e che si stia avviando un percorso di dialogo e di intenti comuni. La strada è ancora lunga ma i presupposti fanno ora ben sperare!