Il famoso portale di recensioni online deve ancora decidere cosa vuol fare da grande..o l’ha già deciso? A quanto pare no!
Pochi giorni fa è stato rilasciato un aggiornamento del famoso portale di recensioni molto controverso. Il web ed il settore turismo sono stati spiazzati, specialmente le OTA hanno fatto un salto. (Ma Tripadvisor non è stato l’unico a muovere passi, anche Google l’ha fatto e ne abbiamo parlato qui.)
Cosa vuol dire il pulsante “prenota con Tripadvisor” comparso magicamente?
A sentire TripAdvisor proprio nulla: è solo un’integrazione per fornire al cliente, che ha deciso di prenotare, una veloce conversione della sua volontà di acquisto. A ben vedere può essere una giustificazione reale di quello che avviene realmente, si viene rispediti al portale dell’OTA che offre la migliore soluzione/prezzo per l’acquisto.
Ma potrebbe in realtà preannunciare una svolta storica nella filosofia di TripAdvisor: da normale portale di recensioni online al poter prenotare direttamente l’hotel/ristorante/struttura che abbiamo valutato sia quella che si adatta di più ai nostri gusti, grazie anche alle recensioni di chi ha avuto esperienza in quella determinata struttura.
Il potenziale di TripAdvisor, a ben ragionare, è letteralmente infinito: l’aver a disposizione uno sterminato numero di recensioni, costantemente aggiornato, può essere quel “vantaggio competitivo” nei confronti dei grandi colossi come Booking.com, Trivago e a seguire tutti gli altri.
Altresì, se per il portale questo è un vantaggio, per le strutture recensite però può rivelarsi un danno incalcolabile. Tutte le piccole strutture che, poco conosciute o poco recensite, non potranno mai “scalare” le posizioni ed essere tra i primi risultati offerti dal portale saranno irrimediabilmente danneggiate e tagliate fuori dal mercato. Oltre a questo danno d’immagine vi è quello economico, detto che una minor visibilità porta a sicuri meno introiti, vi è anche la potenziale beffa del continuare a pagare una OTA per rimanere nel loro catalogo offerte, mentre il mercato e il cliente si orienta su quello che Tripadvisor potrebbe promuovere disintermediando dalla OTA stessa.
Questi, ovviamente, sono pensieri generali, certo è che TripAdvisor ha subito smentito la loro “discesa in campo” nell’acquisto online, anche se non rimane del tutta remota la possibilità di una attivazione di questa feature sul portale in via definitiva convogliando quindi gli acquisti direttamente dal loro servizio.
L’unica cosa che possiamo fare è aspettare, nella “speranza” che la società faccia la sua scelta definitiva sul cosa voler fare da grande: entrare in un mercato competitivo con un vantaggio enorme, e danneggiando allo stesso tempo il 60-70% delle piccole strutture presenti, o rimanere “ a guardare” e a continuare ad offrire alle persone lo spazio per recensire i luoghi in cui hanno vissuto un’esperienza.

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