Di educational tour ce n’è ancora bisogno? Le destinazioni turistiche hanno ancora bisogno degli educational tour oppure no?
Anche adesso che grazie ad internet possiamo selezionare il nostro viaggio comodamente a casa e passare da un portale all’altro scegliendo la località per le nostre vacanze che ci piace di più? O dobbiamo continuare a fidarci delle impressioni dei giornalisti? Secondo me è possibile mantenere un ruolo importante per gli educational tour, anzi forse necessario. Ma prima capiamo la differenza di base che può avere un educational tour per due categorie completamente diverse di influencer.
Il ruolo dei giornalisti
Molto spesso un educational tour viene realizzato ospitando giornalisti di varie testate, dai quotidiani ai settimanali o mensili conosciuti a livello nazionale oppure vengono invitati rappresentanti di testate provenienti dall’estero. Il contatto con i giornalisti molte volte risulta complicato, in quanto ci si deve rivolgere alla testata per cui lavorano e questa indica la disponibilità.
Questi giornalisti vengono condotti in un percorso alla scoperta del territorio, delle eccellenze, delle sue particolarità e delle sue tradizioni. Al loro rientro pubblicheranno le loro emozioni, la loro esperienza e il loro giudizio sul viaggio appena fruito.
Il problema a mio avviso sorge sul mezzo che utilizzano: il giornale, la rivista cartacea. Sappiamo tutti ormai che l’editoria dedita al giornalismo risente di una crisi generalizzata di vendite, ma soprattutto si rivolge nello specifico alla propria nicchia, o segmento di mercato. E’, come si suol dire, uno “sparare nel mucchio”, qualcuno sicuramente interessato del viaggio (parlo in linea generale delle riviste o giornali generalisti, non di riviste di viaggio specifiche) sarà presente. Questo metodo però non permette di capire esattamente i numeri e l’impatto che un articolo possa avere sul pubblico.
E se invece ci fosse un metodo migliore per promuovere un territorio, con anche una raccolta dati precisa?
Il metodo c’è, ma non parliamo di giornalisti, ma di persone normalissime che della propria passione ne hanno fatto un lavoro e riescono a colpire esattamente la fascia di pubblico interessata, sto parlando dei blogger!
Il ruolo del blogger
Contattare un blogger è molto semplice, è presente nei maggiori social network e il contatto avviene in maniera diretta senza alcun tipo di intermediazione. Come per i giornalisti è importante pianificare un viaggio all’interno di una destinazione turistica che li porti a scoprire le eccellenze, le tradizioni e le emozioni che offre un determinato luogo, così da poterle trasmettere ai propri followers, anche in real time grazie alle possibilità date dai social network.
La forza di un blogger consiste nella sua capacità di attrarre appassionati di un determinato argomento, ad esempio viaggiatori o aspiranti tali, e coinvolgerli nelle dinamiche di gruppo creando una vera e propria community attorno al proprio blog.
E’ qui il segreto della forza di un buon blogger: la community che ha creato e che lo segue nei suoi viaggi, trasmettendo l’emozione e l’esperienza vissuta senza “filtri”. La possibilità di rivolgersi a lui come ad un amico fidato che può aiutare per consigli e delucidazioni su come organizzare e realizzare il proprio viaggio in una precisa destinazione.
Ma non solo l’aspetto di community deve interessarci, ma anche la possibilità di analizzare i dati, capire a chi si è rivolto, se la promozione del territorio, o di una struttura, è avvenuta in maniera efficace grazie ai dati che possiamo raccogliere da strumenti di analisi web.
Insomma la realizzazione di un educational tour oggi è più che mai necessaria per raggiungere pubblico e fargli scoprire una nuova destinazione (o per affermarla).
Questo obiettivo può essere raggiunto solo studiando il target che vogliamo raggiungere e attraverso chi raggiungerlo, dai giornalisti ai blogger.
Certo è che, grazie ad internet e alla rivoluzione che ha portato (anche per quanto riguarda la raccolta dati, qui un articolo in merito) , il supporto di blogger di settore diventa imprescindibile purché, per non incorrere nel rischio di investire risorse in modo inadeguato, al momento della progettazione, capiamo e scegliamo a quale pubblico vogliamo rivolgerci e colpire con la nostra comunicazione, scegliendogli esponenti più adatti al nostro scopo.
Perché di blogger uguali non ce ne sono, esistono blogger che fanno al caso nostro…e magari nel prossimo articolo vi parlerò di come sceglierli!
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