Interessanti spunti e grande voglia di collaborare per raggiungere obiettivi importanti nel settore più amato dagli italiani: il turismo.

Il Turismo esperienziale e’ un mercato in grande crescita a livello mondiale, una grande opportunità che l’Italia non deve perdere se sarà capace di ripensare la filiera in una logica di rete.

Raffineria Creativa era presente con l’intento di aggiornarsi sugli ultime novità dal mondo del destination management e del turismo, in particolar modo esperienziale, che, proprio in questi anni, sta avendo una grande espansione.

Gli interventi di apertura

Interessanti gli interventi di Maurizio Testa, ideatore e coordinatore del progetto ARTÈS (Animazione Relazionale per il Turismo Esperienziale – iniziativa che l’associazione di promozione sociale X4U, “Experience for you”, che ha spiegato in cosa consiste l’attività di ARTES, ovvero la costruzione di esperti in turismo esperienziale.

Secondo Angelo Faresin di ASSOTES : “Per cogliere le nuove opportunità che emergono dal mercato internazionale, il comparto turistico deve dotarsi di nuove professionalità.

“Oggi il turista è sempre più informato e desidera vivere esperienze personalizzate e uniche. Si informa sulle differenze e sui vantaggi che gli può dare un pacchetto viaggio rispetto ad un altro; pertanto serve la costruzione di un’offerta di tipo esperienziale che consenta di essere innovativi e creativi ”.

Patrocinata dalla Provincia di Padova e dal Consorzio DMO di Padova, l’iniziativa ha presto destato l’interesse di molti operatori turistici veneti e del Nord Italia, infatti erano presenti molte agenzie viaggi e tour operator.

La situazione del turismo in Veneto

Illuminante l’intervento di Stefano Marchioro noto esperto di governance del turismo della Regione Veneto.

Affermazioni importanti con i dati alla mano, hanno messo in evidenza che il 91% delle presenze in Veneto è in mano alle prime 50 località con il maggior numero di presenze turistiche.

Più di 15 milioni di turisti concentrati in 50 località. È stato un 2015 record per il turismo veneto, lo si è più volte sottolineato, con 17 milioni presenze turistiche registrate nel corso dell’ultimo anno. A dare il contributo maggiore per ottenere questo primato sono stati però i soliti noti: Venezia, le località balneari, le Dolomiti le località termali, con il solo exploit degli ultimi anni registrato da Peschiera del Garda.
Alla fine dei conti il dato è abbastanza netto: il turismo veneto è trainato solo da 50 località.

Fonte: Elaborazione Regione Veneto – Sezione sistema statistico regionale su dati Istat

Secondo i dati della Regione Veneto sono state 17 milioni le presenze turistiche nella regione, con un significativo aumento del 6,1% rispetto al 2014. Di questi, ammonta a 6 milioni il numero dei turisti italiani (tornati a crescere, dopo anni di calo di presenze) e a 11 milioni quello degli stranieri.

Cosa fare per attirare turisti che cercano l’esperienza?

«Il fatto di avere molte località a turismo maturo – ha dichiarato Stefan Marchioro, porta con sé complessità strutturali, sia positive che negative. Il rischio è quello della stagnazione dell’offerta turistica, e per questo stiamo favorendo incentivi per favorire nuovi prodotti innovativi, anche in ambito di turismo esperienziale».

Infatti il turista di oggi cerca l’esperienza nel viaggio, vuole vivere emozioni uniche da stampare nella mente e nel cuore per raccontarle una volta tornato a casa.

Purtroppo moltissimi operatori non hanno né la competenza né le idee per riuscire ad esaudire i desideri di moltissimi turisti che chiedono questo nuovo tipo di turismo.

Vogliamo creare delle destinazioni esperienziali? Certo!

Dobbiamo assolutamente partire da un nuovo tipo di offerta e un nuovo tipo di comunicazione efficace.

I dati che abbiamo sotto mano devono essere un punto di partenza per gli operatori che devono necessariamente cambiare punto di vista e soprattutto creare delle offerte esperienziali di alto livello.

Come diventare una destinazione turistica esperienziale?

Affidandosi ai professionisti del settore, senza improvvisarsi esperti o inventori di viaggi senza aver verificato il mercato e l’analisi dei vari target.
Il turismo esperienziale non è la nuova frontiera, è l’oggi, si tratta di quello che la maggior parte dei turisti desidera da una vacanza.

La parola chiave da usare è: esperienza!

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