Forse la più antica forma di turismo nata sulla terra e diffusasi tra gli uomini è stato il turismo religioso. Se pensiamo a livello storico, anche solo partendo dall’età egiziana, ci rendiamo conto di quale sia stata e tuttora sia la forza attrattiva che hanno i luoghi religiosi.

Inutile dire, sarebbe fin troppo ovvio, che le tre più grandi religioni monoteistiche al mondo (Cristianesimo, Islam ed Ebraismo) hanno un “epicentro” ben specifico dove rivolgere le proprie preghiere.

Il Cristianesimo, in particolare, ha sempre sviluppato delle forme di viaggio (pellegrinaggi) verso luoghi di culto ben specifici (Gerusalemme in primis, poi Roma per i cattolici e sempre per loro i vari santuari dove riposano le spoglie di un determinato Santo). Ma l’evento religioso più importante per i cattolici è il Giubileo.

Il Giubileo, dall’ebraico “Jobhel” che era il corno di caprone utilizzato nelle cerimonie sacre, è il più importante momento di culto per il popolo cristiano cattolico. Proprio quest’anno, lo scorso marzo, Papa Francesco ne ha indetto uno, detto “Della Misericordia”, che inizierà l’8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016.

Questo appuntamento (l’ultimo era stato nel 2000) sarà un’occasione unica per testare la capacità organizzativa di Roma e dell’Italia intera, pronta (o almeno dovrebbe esserlo) ad ospitare milioni di persone che scenderanno in pellegrinaggio alla Città Eterna.

Non volendo sminuire il significato religioso, ma analizzando il tutto alla luce professionale, questo grande evento potrebbe essere di ulteriore aiuto a riconfermare l’attenzione sull’Italia dopo lExpo. La presenza di questi due eventi ravvicinati l’uno con l’altro potrà, sebbene sotto due visioni diverse (laica e religiosa), continuare a spingere il turismo nel nostro Paese offrendo allo stesso tempo anche le motivazioni per continuare ad investire nel settore attraverso la comunicazione delle nostre ricchezze (naturali, architettoniche, storiche e religiose) e la pianificazione per migliorare nei prossimi anni i nostri standard.

Da parte loro i pellegrini avranno la possibilità di visitare il nostro Bel Paese, usufruire delle sue strutture con la speranza che, una volta apprezzata la nostra offerta turistica, si convinceranno a tornare come turisti veri e propri e con la volontà di apprezzare il resto del Bello che noi possiamo offrire.

La foto dell’articolo è stata scattata da Carlo Mastropasqua. All rights reserved.

Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter!Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter!Per rimanere sempre aggiornato sul mondo della promozione turistica puoi registrarti alla nostra newsletter e con cadenza mensile ti invieremo un aggiornamento su tutto quello che succede nel mondo della DMC.

Aiutaci a Crescere!