Può un video gioco essere utilizzato per la promozione turistica del territorio? Sia per i residenti sia per i turisti? La mia risposta è si e vediamo il perché!

E’ uscito (finalmente, è proprio il caso di dirlo) Pokemon GO l’attesissimo titolo della casa giapponese Nintendo, ma per ora solo in Nuova Zelanda e Stati Uniti,  anche se (come ho fatto io per studiarlo meglio) è possibile avere già la versione italiana perfettamente (a parte qualche problema dovuto ai sovraccarichi dei server visto l’elevato numero di giocatori) funzionante a disposizione.

Dinamica di gioco

Come funziona Pokemon Go? Semplicemente la realtà del videogioco si fonde con la nostra realtà attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. Una volta scaricata la app, inserita la vostra mail di Google e scelto il personaggio da personificare, potrete cominciare a viaggiare nel mondo reale alla ricerca dei Pokemon (dò per scontato sappiate cosa siano 😉 ) che si faranno catturare da voi dopo averli scoperti. La mappa in cui vi muoverete è esattamente quella del mondo reale, le stesse strade ed edifici (la mappa ovviamente è ricavata dal servizio Google Maps), gli stessi luoghi di interesse dove poter fare scorpacciate di Poke-ball e altri strumenti utili nel gioco (che potrete anche acquistare spendendo soldi, si quelli sono veri ovviamente).

E’ un’esperienza di gaming eccezionale

Si, la Nintendo (o la Niantic, società che ha curato lo sviluppo dell’app insieme a Google) ha indovinato la propria “killer app” (come si definisce in gergo tecnico)! Oltre alla meravigliosa campagna di marketing alle spalle, che ha creato un hype elevatissimo, l’intuizione di legare il mondo reale con quello immaginario dei Pokemon è stato un mix esplosivo. L’utilizzo della realtà aumentata (tecnologia ancora “debole”) è stata la chicca in più, avremo la possibilità di interagire con l’ambiente reale e i Pokemon virtuali.

Ed è proprio l’ambiente reale il protagonista!

Si, perché se vogliamo ottenere Pokemon, pokeball e strumenti utili nel gioco dovremmo cominciare a girare il territorio che ci circonda, strade, edifici e luoghi di interesse.
I luoghi di interesse, monumenti, edifici sono segnalati nella mappa e sono i luoghi di interesse storico/artistico delle nostre città (io l’ho provata a Rovigo, una piccola città, provo ad immaginare una città come Roma dove ad ogni passo ci sarà un luogo di interesse), una modalità divertente per scoprire angoli sconosciuti (probabilmente) della nostra città o di un luogo che stiamo visitando per la prima volta! E quanti si saranno chiesti (o si chiederanno), di fronte ad un monumento, che cosa rappresenta e la storia che c’è dietro? E probabilmente questo loro interesse potrà essere soddisfatto da informazioni cercate in internet nel portale informativo del territorio che dovrà (ovviamente) comparire come primo risultato della ricerca.
Pokemon Go! in fin dei conti può essere un giusto metodo per incentivare la conoscenza del territorio e può essere anche un valido strumento per arrivare, attraverso dei progetti strutturati e mirati, agli utenti invogliandoli alla scoperta del territorio… sai che bello poter dire nella comunicazione, per una località di mare, qui trovate sicuramente Pokemon d’acqua? 😉

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