Oggi siamo con Maria Antonietta Princivalle, fondatrice di “Incoming to Italy”, start up operante nel settore dell’incoming turistico per l’Italia, realtà nata in provincia di Rovigo.

Volevo chiederti, come prima domanda, di presentarti e di presentare Incoming to Italy, la tua azienda.



Siamo un tour operator di nuova costituzione, in forte espansione e siamo specializzati in incoming Italia. Ci rivolgiamo alle sole agenzie ed aziende estere ed attualmente promuoviamo oltre 120 strutture turistiche presenti sul territorio prevalentemente ville e dimore d’epoca di altissimo livello, piccoli hotel di charme ed agriturismi, oltre che l’enogastronomia con i ristoranti  ed i prodotti locali.
Alcuni di noi provengono dalla promozione del Bacino Termale, con oltre 10 anni di esperienza nel settore, contribuendo con altri colleghi al rilancio di Abano e Montegrotto.
Siamo in grado di organizzare e seguire personalmente con i nostri funzionari matrimoni, meeting e incentives, gruppi di grandi dimensioni così come turisti individuali, rispondendo professionalmente a qualsiasi richiesta e necessità garantendo un servizio di qualità.

Ma siamo anche un’ agenzia di internazionalizzazione in supporto alle aziende italiane per la difesa e la sopravvivenza dell’eccellenza del made in Italy all’estero, oltre che esportatori di prodotti italiani in particolare vini.

La scelta di operare in provincia di Rovigo e in generale di specializzarti nell’incoming verso l’Italia da cosa è nata?



Inizialmente volevo aprire un B&B poi qualcuno mi ha convinto ad utilizzare il know how e l’esperienza degli anni passati a vantaggio della zona dove viviamo.

Hai incontrato difficoltà nell’affermare la tua azienda nel nostro territorio? Se si a cosa sono state dovute?

Ho incontrato 

moltissime difficoltà, tra queste posso elencarne alcune, che non “danneggiano” solo la mia azienda o gli operatori turistici del luogo, ma lo stesso territorio.
Ad esempio trovo che la viabilità sia inesistente o quantomeno molto carente, la città di Rovigo è collegata malissimo all’aeroporto di Venezia e di Rimini così come a Verona – Vicenza – Belluno. Una ulteriore nota dolente è la preparazione degli operatori la quale è, purtroppo, di livello molto basso come il livello di ricettività e collegato a questo scarseggiano, e di molto, il numero dei posti letto disponibili. Purtroppo sono molto rari, se non inesistenti, gli aiuti agli operatori dediti all’incoming. Ci sarebbero anche altre questioni, ma mi fermo qui, altrimenti potrei passare per pessimista, cosa che non sono vista la mia scelta di operare in questo territorio.

Vista la tua esperienza secondo la tua opinione cosa cercano i turisti stranieri in Italia? Soprattutto cosa cercano i turisti dell’est Europa?



Il turista in Italia cerca emozioni, sole, allegria, buona cucina, divertimento, negozi dove fare shopping, prodotti enogastronomici da acquistare, il tutto condito da qualche nota di cultura.
I turisti dell’est sono divisi in due gruppi : ricchi e non ricchi. I primi cercano il  lusso in ogni sua forma ed espressione, mentre i secondi cercano la cultura, la natura e la buona cucina.

Ci hai anticipato che stai promuovendo un portale dedicato al turismo e non solo nato in Russia. Ce ne vuoi parlare a grandi linee?

Abbiamo ideato e studiato un nuovo progetto per aiutare le strutture ricettive, le agenzie ma anche le piccole aziende del “Made in Italy “ a trovare clienti sempre nuovi in paesi emergenti e con un piccolo sforzo ottenere una visibilità ampissima all’estero.
Sarà un grandissimo centro commerciale dove ognuno, anche la piccola ditta, avrà la visibilità all’estero che oggi hanno i grandi tour operator e le grandi aziende.
Il turista che vuole venire in Italia costruirà il suo tour self service in maniera autonoma: sceglierà autonomamente dove dormire, dove mangiare, le escursioni, le guide turistiche, i ristoranti, i mezzi di trasporto, dove fare shopping e prenoterà tutti questi servizi prima di partire. Allo stesso tempo potrà altresì prenotare un pacchetto predisposto dalle agenzie viaggio, pubblicato sul portale in cui saranno comunque presenti.
Il portale è rivolto alle sole aziende italiane, sia del settore turistico che del settore commerciale, e verrà pubblicizzato principalmente all’estero.

Un’ultima domanda: il settore del lusso e del “Made in Italy”. Secondo te cosa manca o in cosa è possibile migliorare?

Il made in Italy purtroppo è quasi deceduto anche se tutto il mondo ora lo richiede. La situazione più assurda con cui convivo da mesi sono i clienti cinesi ricchi che vogliono i prodotti griffati italiani originali! Ma ne fanno ancora in italia? O li fanno tutti all’estero?
Il mondo ci chiede il made in Italy ma noi non ne abbiamo più e ci sono paesi come la Turchia che iniziano a produrre meglio di noi. I cinesi stessi ora acquistano i grandi marchi e producono in Italia. Mi vien da dire assurdo!

Grazie della disponibilità con cui hai affrontato alcune tematiche con noi, sono certo che hanno fornito degli spunti di riflessione per tutti gli operatori turistici e non solo che operano nel nostro territorio e in Italia in generale.

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