Oggi è avvenuta la consegna, alla presenza del ministro dell’Ambiente Galletti, del riconoscimento MAB – Unesco – Patrimono della Biosfera per il Parco Delta del Po Veneto ed Emiliano – romagnolo e noi c’eravamo.

Palazzo Roncale, in pieno centro a Rovigo, è stata la location indicata dalla Fondazione Cariparo per accogliere il riconoscimento al Delta del Po come patrimonio della Biosfera Unesco.

E’ stata una cerimonia semplice ma di impatto, coronamento di alcuni anni di lavoro comune da parte delle Istituzioni pubbliche, enti come la Fondazione e l’apporto dei privati e dei cittadini che vivono il Delta. Un lavoro nato dalle sinergie con cui i due parchi regionali (Veneto ed Emiliano – Romagnolo) hanno unito le proprie forze e grazie al sostegno anche economico della Fondazione Cariparo si è giunti al risultato tanto sperato per questo territorio che nel proprio ambiente, ancora per la maggior parte incontaminato, ha il proprio punto di forza e di sicuro sviluppo.

“Un ambiente che”, come ricorda il ministro Galletti nel suo intervento, “insieme alla nostra storia e alla nostra cultura è punto di forza del sistema Italia”.

Questo riconoscimento sarà un sicuro attrattore di turisti e amanti della natura, oltre che di investimenti mirati alla sua conservazione.

L’Italia ha nel suo territorio il punto di forza principale per poter competere nel mercato turistico (e non solo) in quanto, vivendo di micro e macro sfere, può regalare all’umanità quelle vie di sviluppo che altri paesi possono copiarci per mantenere inalterato il proprio ambiente.

Ma come hanno ricordato tutti, dal Presidente di Cariparo dott. Finotti, il sottosegretario all’ambiente dott.ssa Degani, all’assessore regionale Corazzari e agli altri intervenuti, questo è solo il primo punto di partenza, di cui bisogna, si essere soddisfatti, ma di cui fare tesoro dell’esperienza fatta di collaborazione e messa in condivisione delle conoscenze per poter pianificare obiettivi a medio e lungo termine per sviluppare il territorio ed essere riconosciuti universalmente come fautori di un nuovo sistema di collaborazione, sviluppo e gestione territoriale.

Il mondo ci guarda e aspetta di vedere cosa faremo, non deludiamolo!

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