E’ stato annunciato pochi giorni fa il nuovo servizio di Google: Destinations….e farà parlare di sé per un bel po’!

No, Google non vuole diventare un’OTA e non vuole sostituire le agenzie viaggio..semplicemente vuole che le persone non abbandonino più la sua piattaforma e lo fa fornendo tutte le informazioni utili per chi ha cercato una precisa destinazione turistica.

Come funziona?

Semplicemente ricercando informazioni su una determinata destinazione turistica.

E non provate sul vostro desktop, funziona solo mobile!

Questo perché Google ha notato che, nell’incremento subito di ricerche di viaggio nel 2015 (ben il 50% in più rispetto all’anno precedente), la maggior parte di queste sono state effettuate da dispositivi mobile (smartphone e tablet). Da qui l’esigenza di creare uno strumento (come lo era Google Hotel Finder) utile per chi, navigando da mobile, cerca una meta per il proprio viaggio.

Google Destinations offrirà, nel dispositivo dell’utente/ricercatore (sia esso iOS, Android o Microsoft), come primo risultato una scheda che riunisce tutte le informazioni utili al viaggio, dal prezzo del biglietto aereo, al prezzo delle camere, ai locali con le migliori recensioni e via dicendo (guarda qui il filmato di Google). Ma questo non vuol dire che Google guadagnerà da questo…

Anzi, proprio non guadagnerà nulla!

Perché realizzare una cosa su cui non guadagno nulla?

Il perché è presto detto: tutte le informazioni veicolate sulla determinata destinazione arrivano dai portali delle OTA e su quelle l’utente verrà rimandato se vuole prenotare il proprio viaggo!

Google quindi ha deciso di offrire uno strumento in più alle OTA e non, come ha sempre detto, dichiarare loro guerra.

Allo stesso tempo però aiuta l’utente a semplificare il procedimento di prenotazione del suo viaggio (biglietti aerei, hotel, ecc).

A Google interessa solo avere informazioni degli utenti e vuole offrire all’utente le migliori informazioni per farlo rimanere all’interno del proprio ecosistema, non lasciandolo fuggire verso altri sistemi.

E Google Destinations serve specificatamente a quello, insomma il viaggio secondo, o per meglio dire, grazie a Google!

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